Come
ogni mattina, anche stamane leggevo le notizie del giorno su vari
siti d'informazione più o meno libera, prima di dedicarmi ancora a
questa mia incessante ricerca (che probabilmente non arriverà mai ad
una soluzione conclusiva, ma non è detto).
Ecco, nel fare
ciò, la primissima cosa che mi è venuta in mente è stata:Ma con tutto quel pò che sta accadendo nel mondo, tra la signora Crisi, le manifestazioni del 15 ottobre, le guerre e gli attentati all'ordine del giorno che mi pare anche superfluo star qui ad elencare, tanto pullulano i giornali di foto scabrose e scritte struggenti dedicate...è giusto parlare di sogni?
Con che coraggio mi arrogo il diritto di star qui nella mia ricerca sul contenuto onirico, e sul problema della sua registrazione, quando nello stesso istante ci sono tanti problemi ben più gravi, e morti, e distruzione, al mondo?
E con che diritto pretendo di essere seguito da un pubblico qualsiasi, interessando altri al mio progetto, quando ci sono tutte queste altre questioni a cui essere interessati e su cui concentrarsi?
Giusto.
Non dico di no.
Eppure se è vero tutto ciò, poi ho pensato al perchè è nato il mio progetto, ed è nato perchè, ad un certo punto della mia vita c'è stata una donna (che in essa ha avuto un ruolo quantomeno principale, anche se mio malgrado non quello protagonista) che ha iniziato a parlare con me di sogni.
Dei suoi, ovviamente.
Ma poi siamo passati a parlare dei miei.
E allora mi sono reso conto di quanto abbiano costantemente importanza nei miei giorni, nella mia vita, in quello che faccio, in quello che penso.
Non voglio dire che siano più importanti di guerre e questioni di Stato, ma tutto ciò fa parte dell'individuo nella collettività, e un individuo, secondo me, prima di far parte della collettività, deve poter almeno in parte arrivare a comprendere sè stesso, ad esserci, individuo.
Jung li chiamava Archetipi dell'Inconscio Collettivo, e vi spiegerà certamente meglio di me a cosa si riferiva con questo nome.
Perfino Wikipedia [finchè c'è ancora] ne porta un sunto più esplicativo di quanto potrei fare.
L'uomo ha sempre avuto bisogno di capire i propri sogni, di capire il proprio subconscio (chiamandolo o meno xon questo nome, ma credo che il nome abbia poca importanza...).
Non è forse Lui che lo porta ad agire nel mondo, a fare ciò che fa?
Da sempre.
La storia dei popoli, di tutti, è inzuppata di riferimenti a proposito, e anche a scuola ci stiamo a immergere le mani dall'asilo, dalla religione al latino, alla filosofia, e la pedagogia, la letteratura etc...
Ma anche di questo, hanno già parlato: http://www.lucacoladarci.it/uomosogni.htm
Che dire?
Certamente non sono solo.
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